Bruxismo in aumento

Sono ormai numerosi gli
italiani che soffrono di un disturbo che porta a digrignare i denti nel sonno,
il cosiddetto bruxismo.

Questo disturbo può essere
tanto grave da portare al danneggiamento della struttura dentaria, e
addirittura favorire l’insorgere di cefalee.
Secondo gli specialisti che
si sono riuniti a Roma in un incontro promosso dall’Andi (Associazione
Nazionale Dentisti Italiani), ad oggi la percentuale di persone che soffre di
questo disturbo è salita al 10 %, e le cause sembrano essere di natura
psicologica.
Il bruxismo sembra essere la valvola di sfogo attraverso cui si
scaricano le tensioni e lo stress accumulati durante la giornata.
Questo disturbo provoca
delle sollecitazioni ai denti, che si trasmettono alle loro strutture di
supporto e alle ossa mascellari, ovvero nello spazio dove alloggia il dente, e
alle gengive. A lungo termine però i denti possono diventare movibili, ed un
affaticamento della muscolatura che entra in gioco durante la masticazione.
Una cura al bruxismo può essere identificata
nell’uso del bite, che può anche modificare la posizione della mandibola nel
caso in cui risulta alterata, e distribuire l’attività dei muscoli mandibolari
favorendone il rilassamento.

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