Cura de denti, il 2014 un anno positivo per il settore, i dati saranno presentati a Rimini

Notizie positive sulla cura
dei denti
per l’anno 2014, alcuni dati segnalano importanti valori positivi
di ripresa, si parla di un incremento dello 0,2% trimestrale e di un +3% per il
mercato delle attrezzature. Insomma, questo anno non è del tutto negativo per
il settore dentale ed anzi si parla
di un discreta e lenta ripresa,m in particolare per il settore dei materiali e
dei dispositivi medici odontoiatrici.


I numeri emergono dall’indagine commissionata dalla UNIDI, Unione Italiana
Industria dentarie, la ricerca Key Stone verrà presentata sabato 24 maggio a
Rimini in occasione del congresso Amici di Brugg. Vediamo alcuni dati di
analisi.

Dopo il picco negativo della primavera 2013, il primo
trimestre 2014 vede il mercato dei materiali di consumo tornare in segno
positivo con un +0,2%, anche il solo mese di aprile conferma lo stesso
andamento. ”Di fatto si può affermare – sottolinea la ricerca – che i dentisti e gli odontotecnici italiani
hanno consumato negli ultimi 12 mesi tanto quanto in quelli precedenti.
Inoltre, la congiunturale conferma una ripresa piuttosto solida del mercato
delle attrezzature, con un segno positivo che sfiora il +3%”. Nel 2013
l’Italia aveva visto crescere la produzione di dispositivi medici per odontoiatria del 3%, ”sfondando il tetto
dei 730 milioni di fatturato”. Ma ad assicurare questi valori è stato
soprattutto ”il peso dell’esportazione, che si attesta ad oltre il 60%”. In
particolare lo scorso anno l’export è cresciuto rispetto all’anno precedente
del 6%. Sul fronte interno, invece, ”il settore è stabile a 1,1 miliardi” e
nell’ultimo trimestre del 2013 il consumo interno di dentisti e odontotecnici è sceso dell’1,4%, per poi però tornare
positivo nel primo trimestre del 2014 con un +0,2%. Secondo Roberto Rosso,
presidente di Key-Stone, “il settore dentale sembra rispecchiare dinamiche
economiche e sociali di quanto sta avvenendo nel Paese. Da un lato la
professionalità degli imprenditori italiani che, nonostante la crisi, hanno
saputo riorganizzare il proprio business mantenendo praticamente intatto il
livello occupazionale. Dall’altro un sistema di consumi interni che stenta a
decollare ma esce lentamente dalla situazione recessiva. La ripresa però per
essere definita strutturale dovrà attendere i dati del prossimo trimestre”.
(Fonte Ansa)

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