Misura della temperatura

Il caldo e il freddo sono delle sensazione di intensità relativa a ogni individuo. Come possiamo allora misurare la temperatura in modo univoco? Visto che la variazione di temperatura comporta una variazione di volume, possiamo misurare la temperatura in base alla variazione di volume di un corpo. Il corpo che viene sottoposto a cambiamento di volume prende il nome di termoscopio, ma per effettuare una misura numerica occorre anche una scala termica con la relativa unità di misura. Un termoscopio munito di una scale termica è detto termometro.

Qual’è la temperatura di riferimento?

La temperatura che è adottata come riferimento comune è la temperatura di fusione del ghiaccio a cui convenzionalmente si assegna il valore zero in gradi centigradi o gradi Celsius.

Esistono però altre scale termiche?

La risposta è positiva ed esse sono:

  • Scala Rèaumur(°R): questa scala è del tutto in disuso, i punti fondamentali sono 0 (punto di fusione del gjìhiaccio) e 80 (punto di ebollizione dell’acqua)

  • Scala Fehrenheit(°F): è la scala utilizzata nei paesi di lingua inglese dove la temperatura del ghiaccio fondente è indicata con 32 mentre i cento gradi centigradi corrispondono a 212.

  • Scala Kelvin(°K): è anche detta scala delle temperature assoluta. Proprio per questo motivo lo zero della scala Kelvin è detto zero assoluto e corrisponde a una temperatura di -273°C. In natura non è possibile raggiungere temperature che sono al di sotto dello zero assoluto, quindi i gradi della scala Kelvin non potranno mai essere negativi. La temperatura di ebollizione dell’acqua è pari a 373,15°K.

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