L’ Unione Europea si accanisce contro la Nutella

charset=utf-8″> L’unione Europea sta valutando i cibi da inserire nella “lista nera”, quelli che risultano dannosi per la salute dei cittadini. La Nutella, purtroppo per noi, fa parte di questa categoria. La crema di nocciola più venduta al mondo ha ricevuto il primo affossamento dal Parlamento europeo che a Strasburgo ha dato il primo “Si” per l’introduzione, per ogni alimento, del “miglior profilo nutrizionale”. La Nutella, nata nel 1964 nello stabilimento dolciario della Ferrero ad Alba (Cuneo), rischia grosso a causa delle clausole definite dal parlamento, perchè:

per ogni 100 grammi di prodotto alimentare non ci possono essere più di 10 grammi di zucchero, quattro grammi di grassi saturi e due milligrammi di sale. Nonostante questo l’Unione Europea ha deciso di “graziare” alcuni cibi come: biscotti caramellati, frutta, miele, chewing gum, biscotti e pasticche per la tosse. Fulci, vicepresidente del Gruppo Ferrero, teme che verranno vietati gli slogan pubblicitari e che venga imposto all’azienda di scrivere sul barattolo che il prodotto favorisce l’obesità. La sua preoccupazione principale è che verranno messe delle tasse pesantissime, come in Romania, causando la crisi dell’impresa dolciaria. Tutti sappiamo che coi dolci non bisogna eccedere e spetta alla buona coscienza di ognuno di noi evitare l’abuso. Imporre dazi sarebbe una soluzione atta solo a favorire le casse europee e a mettere in crisi l’azienda italiana. Magari si eviteranno gli slogan e le pubblicità, ma trattare la nutella con gli stessi parametri delle sigarette è eccessivo! Aspettiamo di vedere gli sviluppi dell’emendamento che: passerà all’esame del Consiglio dei ministri dell’Ue e poi tornerà al Parlamento per una nuova votazione.

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