Radiografie e fotografie in ortognatodonzia
In molte branche dell’odontoiatria l’indagine radiologica è un mezzo insostituibile in diverse fasi del trattamento ortodontico.
Quali sono gli esami radiologici più richiesti?
Gli esami più frequenti sono:
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ortopantomografia (O.P.T.) o panoramica: fornisce un’immagine negativa, bidimensionale e sintetica di entrambe le arcate dentarie, impiegando una dose minima di radiazioni. Poichè è una tecnica extraorale risulta ben tollerata anche dai piccoli pazienti. Nei più piccini l’esame radiologico evidenzia ritardi di dentizione e germi della serie latteale che si calcificheranno per formare i primi molari; nella dentatura permanente, la radiografia panoramica evidenzia agenesie sospette.
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Teleradiografia: questo tipo di analisi cefalometrica permette di studiare sia i rapporti di strutture osse facciali a base cranica sia i rapporti della dentatura con le stesure osse della faccia. Tale analisi offre la possibilità di completare la diagnosi clinica della malaocclusione. Una malaocclusione può essere causata da un’alterazione dei normali rapporti topografici delle basi osee mascellari o mandibolari oppure da un anomalia di sviluppo delle base ossee. L’esame del cefalogramma richiede molta abilità da parte dell’ortodentista perchè si possono effettuare molti errori strumentali e tecnici(come per esempio fissare errati punti di riferimento).
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Radiografia endorale: è l’esame radiografico più preciso e definito che si possa eseguire nella cavità orale. Da questo esame si possono accertare la presenza e la posizione dei singoli germi effettuando una previsione sui tempi e tipi di eruzione.
Il corredo fotografico è utile in caso di complicanze anche di carattere legale, in quanto le fotografie testimoniano sia il momento iniziale di una terapia sia quello finale, evidenziandone i miglioranti. Le foto necessarie che bisogna eseguire sono: tre nel volto(laterale destra, frontale, laterale sinistra) e tre nella bocca.
