Ascesso dentale: tutti i tipi di ascesso

ascesso gengivale

ascesso dente

 

L’ascesso dentale così come l’ascesso gengivale, l’ascesso dente e tutti gli altri tipi di ascessi possono essere distinti in due grandi categoria a seconda che si tratti di ascessi e flemmoni perimascellari o perimandibolari. 

Ascessi e flemmoni perimascellari

Ascesso paradontale. È una raccolta purulenta di origine dentaria. Questo ascesso gengivale si manifesta con la progressiva tumefazione infiammatoria della gengiva e delle parti molli circostanti.

Ascesso della guancia. È un ascesso sottocutaneo.

Flemmone della guancia. Può manifestarsi in seguito ad un ascesso paradontale.

Flemmone ligneo della guancia. Viene causato da un particolare tipo di infezione. Si presenta come una tumefazione infiammatoria diffusa, associata a indurimento della guancia.

Ascesso palatino. Quando il processo infettivo tende ad estrinsecarsi verso la volta palatina. Se il processo morboso non viene trattato, la sintomatologia evolve verso l’ascesso conclamato, che si fa strada, dopo aver perforato la corticale palatina, tra l’osso e la fibromucosa del palato. Tale ascesso dentale manifesta una tumefazione situata per lo più nei pressi del dente responsabile.

Ascesso, flemmone retromascellare. Il processo infettivo, talvolta, ha localizzazioni profonde e può dare luogo ad ascessi o infiltrazioni flemmonose della regione retromascellare. Si tratta, in genere, di processi infettivi che derivano da molari superiori cariati.

Ascesso, flemmone orbitale. Uno dei sintomi che annuncia la diffusione di processi infettivi all’orbita, è la comparsa di una progressiva protrusione del bulbo oculare, con edema palpebrale.

Ascessi e flemmoni perimandibolari

Ascesso della guancia. Talvolta, l’ascesso odontogeno perimandibolare esterno si propaga verso la cute che riveste la faccia laterale della mandibola, dando luogo ad un ascesso sottocutaneo.

Flemmone masseterino. Particolare importanza rivestono le infiltrazione infiammatorie, quando traggono la loro origine da infezioni odontogene degli ultimi molari inferiori. Questo processo flogistico presenta, spesso, una tumefazione diffusa nella regione masseterina.

Ascesso perimandibolare interno. La raccolta purulenta endossea tende a portarsi sulla superficie interna della mandibola; tale ascesso dente accade, specialmente, a carico dei molari.

Ascesso sottolinguale. Ha origine dalla raccolta ascessuale proveniente dall’interno della mandibola, che erompe al di sopra del muscolo miloioideo.

Ascesso sottomentale. Erompe nella loggia sottomentale, al di sotto del muscolo miloioideo.

Ascesso sottomascellare. La raccolta ascessuale perimandibolare viene a formarsi nella loggia sottomascellare delimitata: in alto dal muscolo miloioideo, lateralmente dalla faccia interna della mandibola, inferiormente dai tessuti profondi del pavimento orale.

Flemmone perimandibolare gangrenoso. Può instaurarsi, per un particolare carattere dell’infezione, nella quale predominano germi anaerobi, che determinano necrosi e, successiva, gangrena dei tessuti. È caratterizzato da un’imponente tumefazione infiammatoria, con grave stato di compromissione generale.

Osteiti e osteomieliti

Col termine osteite, vengono, in genere, denominate le infiammazioni delle ossa piatte; col termine osteomielite, sono indicate le infiammazioni delle ossa lunghe. I processi infiammatori delle ossa mascellari rientrano nel quadro delle osteiti. Queste possono essere odontogene, quando l’infiammazione è costituita da lesioni cariose dei denti; oppure ematogene, in cui i germi che si insediano nei mascellari sono circolanti nel torrente sanguigno.

Osteite acuta odontogena essudativa

Insorge attorno all’apice radicolare dei denti infetti. Può rimanere circoscritta all’apice; oppure diffondersi fino a interessare il periostio esterno del mascellare, con insorgenza di una osteoperiostite. Nella forma di osteiti periapicale, il processo infiammatorio è costituito da una semplice infiltrazione sierosa del tessuto osseo. Spesso, però, il processo evolve in una osteite periapicale acuta essudativa circoscritta.

Osteite acuta odontogena con necrosi ossea

A volte, sotto l’azione tossica di germi particolarmente virulenti, insorge un processo osteitico acuto, caratterizzato da una rapida infiltrazione infiammatoria e da emorragie; per cui la vitalità del tessuto osseo, colpito, viene ad essere gravemente compromessa, fino ad arrivare alla necrosi.

Osteiti croniche odontogene

Se le infezioni odontogene sono attenuate, insorgono processi osteitici ad andamento cronico.

Osteite cronica rarefacente. Attorno all’apice di denti infetti si forma una zona di rarefazione ossea; si riscontra mancanza di vitalità del dente e decolorazione della sua corona.

Osteite cronica ossificante. È caratterizzata da una lenta neoformazione di tessuto osseo; per cui, il tratto di osso, colpito dal processo infiammatorio, diventa più denso e compatto. Non da luogo a disturbi particolari; salvo i casi in cui il processo infiammatorio, dopo essersi esteso a larghi tratti della compagine ossea, viene a interessare la corticale esterna.

Osteite ematogena

Sono infiammazioni molto rare; il più colpito è il mascellare superiore in età giovanile. L’agente eziologico è, il più delle volte, lo stafilococco piogeno aureo, in associazione con lo streptococco.

Osteiti da agenti chimici

Sono provocate da medicazioni arseniacali, e altre sostanze usate nella terapia radicolare.

Osteiti da agenti fisici

Sono provocate da Roentgen o radium-terapia.

 

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