Narcisismo: sempre più le personalità narcisiste

Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole incremento dei casi di narcisismo, tanto che l’organizzazione mondiale della sanità sta pensando di declassare alcune forme  di questa patologia psichiatrica a semplice tratto della personalità.
Durante gli anni ‘60 la rivoluzione giovanile iniziò a predicare l’amore e l’altruismo verso il prossimo, gli anni ’70, invece, si caratterizzarono per una reazione opposta nei confronti degli anni precedenti, con un aumento sostenuto dell’individualismo che nei casi più gravi raggiunge un vero e proprio narcisismo.
Tuttavia si è visto che molte di queste persone sicuramente narcisiste, riescono comunque a condurre una vita serena, in pace con se stessi, facendo del narcisismo soltanto una scelta di vita non sempre in contrapposizione con le possibilità che oggi la società offre.
Addirittura molte  di queste personalità riescono a raggiungere livelli molto elevati di potere all’interno della collettività, questo in realtà avviene anche perché il narcisista tende ad avere una spiccata tendenza alla manipolazione della psiche umana per raggiungere senza alcun rimorso di coscienza i propri scopi.
I narcisisti più gravi non provano empatia, non sono preda di alcune emozioni umane, a meno che non si creino situazioni che vanno in contrasto con il soddisfacimento dei propri interessi.
Il narcisista vive con il culto della propria persona, si crede di essere una persona molto importante che tutti dovrebbero ammirare, se questo non avviene egli prova una forte sensazione di rabbia e di fastidio.
Molti narcisisti però, soffrono di questa condizione, poiché ad un certo punto si rendono conto che tutto questo non è sempre possibile, provano una sensazione molto forte di disagio interiore, poiché non riescono più ad imporsi, a suscitare interesse nei confronti di altre persone, e si rendono conto che non possono neanche fermare l’avanzata degli anni che li porta ad un inevitabile invecchiamento, per superare questi inconvenienti alcuni tendono anche a fare uso di stupefacenti, in modo da sentirsi sempre all’altezza della situazione; altri, più saggiamente, si rendono conto di dover chiedere aiuto ad un professionista.
La psicologia emotocognitiva oggi è in grado di aiutare queste persone, tuttavia, essendo il fenomeno molto frequente, sta iniziando la tendenza a rivolgere queste cure mediche soltanto a chi ne ha un estremo bisogno.
Fausto Ciulla

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