L’intossicazione da piombo può avvenire soprattutto per via respiratoria, ma anche per via cutanea o più raramente digestiva.
Oggi la società combatte severamente ogni possibile forma di intossicazione da piombo, ad esempio ormai da anni non è più presente nella nostra benzina; era comunemente presente anche nei giocattoli, nelle vernici e addirittura nei paracapezzoli delle balie.
Tuttavia è ancora molto diffuso in alcuni ambienti lavorativi che non possono fare a meno di venire in contatto con questo elemento.
Già ai tempi dei romani il piombo era una tipica malattia professionale tra gli idraulici, poichè le tubature che portavano la preziosa acqua in tutte le fontane di Roma erano fatte in questo materiale, economico, facile da lavorare ma molto pericoloso.
Un tipico sintomo da intossicazione, riconoscibile soprattutto andando dal dentista, è l’Orletto di Burton, che si presenta come una sottile linea di colorito bluastro come conseguenza del deposito di solfuro di piombo PbS a livello del margine gengivale, per reazione del piombo presente nella saliva con gli elementi di zolfo in alcuni cibi.
Inoltre sono importanti altri sintomi, utili per un approccio diagnostico di tipo clinico:
– Anemia emolitica di tipo normocromica e normocitica, quindi le emazie ancora funzionali fanno il loro dovere, ma il loro numero diminuisce perchè alcune esplodono per l’alterazione della pompa sodio/potassio e altre non riescono a raggiungere una piena maturazione nel midollo osseo a causa del legame del piombo con importanti enzimi preposti alla costruzione dei globuli rossi.
– Psicosindrome organica, conseguenza del danno diretto sul sistema nervoso centrale, con irritabilità,depressione,perdita di interesse, perdita dell’orientamento fino al coma.