Piani spaziali di riferimento e assi di rotazione

Cosa si intende per piano spaziale di riferimento?

Il piano spaziale di riferimento è una parte di superficie immaginaria contenuta all’interno della congiunzione di almeno tre punti, definiti di riferimento, non disposti su una una stessa linea retta. Per stabilire sede e posizione nello studio morfologico dei denti occorre distinguere:

Figura 11

  • piano sagittale mediano: esso è verticale e divide il corpo umano in due parti simmetriche di cui una è l’immagine speculare dell’altra. Pertanto ogni arcata dentale risulta divisa in due emiarcate, quella sinistra e quella destra.

  • piano frontale o coronale: è una suddivisione che avviene anch’essa con un piano verticale ma passa per la sutura coronale tra l’osso frontale e le due ossa parietali. È quindi diretto dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra. Su tale piano possono essere studiati i movimenti di lateralità

  • piano trasversale: è orizzontale che divide il corpo umano in una parte superiore e una inferiore. A sua volta divide anche le arcate superiori da quelle inferiori. Su questo piano possono essere studiati i movimenti di lateralità, di protrusione e di retrusione.

Cos’è, invece, l’ asse di rotazione?

Per asse si intende la linea immaginaria attorno alla quale ruota un corpo. I movimenti mandibolari, in particolare, si sviluppano attorno a tre assi perpendicolari tra loro che hanno come punto di intersezione il centro della testa. Questi assi sono:

Figura 12

  • asse orizzontale o asse di cerniera: è un asse che congiunge i centri di rotazione dei due condili destro e sinistro. Attorno all’asse cerniera i condili compiono movimenti di rotazione pura, cioè in assenza di componenti traslative, permettono la l’apertura e la chiusura della bocca.

  • asse sagittale: riguarda separatamente i due condili passando attraverso la testa di ciascuno in direzione antero-posteriore.

  • asse verticale: è anche anch’esso monocondilare, come l’asse sagittale ma passa attraverso la testa di ciascun condilo in direzione verticale dall’alto verso il basso. Attorno a questo asse ruota il condilo del lato verso cui si sposta la mandibola, questo lato è chiamato lato di lavoro, mentre quello controlaterale è definito lato bilanciante.

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