Prevenzione odontoiatrica

Grazie alla prevenzione odontoiatrica si riducono alla minima percentuale l’insorgenza di malattie o disturbi dentali

Per quanto scrupolosa e attenta, l’igiene dentaria che il paziente esegue, con gli strumenti e secondo le modalità precedentemente descritte, non è sufficiente a garantire una perfetta detersione delle superfici agibili.

Nel corso di una visita di controllo si procede anche all’attuazione di sedute di autentica profilassi (detartrasi, curettaggio). La periodicità della visita specialistica viene stabilita in base alle caratteristiche individuali del paziente (3, 6, 12 mesi).

Per puntare ad un efficace igiene orale un ruolo fondamentale lo riviste il rapporto di collaborazione e di fiducia tra il medico dentista e il paziente.

Quando il paziente fissa un appuntamento dal dentista, il più delle volte è stato spinto da una motivazione importante e contingente come forte dolore, sanguinamento ecc.. Il dentista deve essere in grado di capire l’urgenza del paziente e deve risolvere il problema con la giusta priorità.

Solo in un secondo momento il dentista deve far capire al paziente che il suo problema è piccolo ora, ma che avrebbe potuto diventare importante nel tempo, se lui non fosse stato così sollecito a preoccuparsene. Parlando con il paziente di questa osservazione l’odontoiatra può introdurre il concetto di prevenzione odontoiatrica.

DIALOGO CON IL PAZIENTE

Attraverso un dialogo aperto e distensivo, il dentista deve creare il clima più idoneo per conquistare la fiducia del paziente e al tempo stesso per ridurre la sua ansietà.

Per facilitare tale dialogo ci sono alcuni indicazioni che lo specialista può seguire:

  • parlare al paziente a una distanza ravvicinata per creare un clima confidenziale;
  • ascoltare attentamente il paziente assumendo una posizione corporea idonea e non essere distratto;
  • cercare di parlare con un linguaggio chiaro, scegliendo parole adeguate al grado di istruzione a cui appartiene il paziente. Questo perché il professionista non deve dare sfoggio delle sue conoscenze, se il paziente non è in grado di recepirle in quella forma;
  • cercare di personalizzare il discorso il più possibile, iniziando le frasi con il nome del paziente. Questo renderà il dialogo più confidenziale;
  • incoraggiare il paziente a perseverare nelle metodiche suggerite puntando sempre alla prevenzione odontoiatrica;
  • sintetizzare ciò che è stato espresso chiarendo i punti chiave e lasciando il tempo il paziente per commentare e analizzare i suoi comportamenti;
  • rassicurare il paziente facendogli capire di essere compreso;
  • cercare di non contraddire bruscamente il paziente, ma guidarlo a comprendere i suoi errori ed eventualmente cambiare atteggiamento;

COMUNICAZIONE CON I PAZIENTI

Lo strumento più utilizzato per comunicare con gli altri è il linguaggio, proprio questo mezzo può essere utile a uno specialista per trattare la prevenzione odontoiatrica con i suoi pazienti.

I pazienti ricevono, da parte dell’odontoiatra, le informazioni su di un doppio canale: quello verbale e quello non verbale.

Il linguaggio verbale è stato da sempre considerato il veicolo principale con cui veniva messa in scena la comunicazione fra gli uomini.

Il linguaggio non verbale, nella maggior parte dei casi viene sottovalutato ma in realtà questo può fornire informazioni sullo stato tensionale del paziente.

 

 

 

 

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