Metalli

Sono degli elementi chimici che si trovano in natura allo stato solido, con un unica eccezione del mercurio che invece, si trova allo stato liquido. Essendo poco elettronegativi i metalli hanno la caratteristiche in se immersi in una soluzione elettrolitica essi tendono a dare origine a cationi.

Come si fa a distinguere i metalli dai non metalli?

Purtroppo la linea che demarca i due materiali non è così netta in quanto esistono dei non metalli quali il silicio, il boro e l’arsenico che pur non ionizzando positivamente in soluzione ( che come abbiamo detto è una caratteristica dei metalli) sono degli ottimi conduttori di calore. I metalli in campo odontoiatria non vengono impiegati allo stato puro ma vengono miscelati dando origine a delle leghe.

I metalli hanno una struttura solida cristallina e quindi presentano una struttura ordinata. I natura sono presenti sette tipi di reticoli cristallini. I più comuni sono tre:

  1. reticolo cubico a facce centrale è quello più simmetrico e permette di conferire ai metalli che lo possiedono duttilità e malleabilità. Metalli del genere sono l’oro, il rame, l’argento e l’alluminio.

  2. Reticolo esagonale compatto è quello meno simmetrico dei tre e tali metalli sono difficilmente deformabili. Il magnesio, il cobalto e lo zinco sono metalli che presentano questa struttura.

  3. Reticolo cubico a corpo centrato come il cromo e il ferro che hanno una simmetria intermedia rispetto alle precedenti strutture.

In base a come i metalli si comportano rispetto all’ossigeno è possibile classificarli in:

  • metalli nobili: non si combinano affatto con l’ossigeno come l’oro e il palladio

  • metalli seminobili: si combinano con l’ossigeno solo ad elevate temperature, come il mercurio.

  • metalli comuni o vili: si combinano con l’ossigeno a qualsiasi temperatura come il ferro.

Quando in campo odontoiatrico si deve effettuare una scelta su quale metallo utilizzare occorre anche prendere in considerazione la temperatura di fusione, ovvero quella temperatura che permette il passaggio dallo stato liquido a quello solido, e la temperatura alla quale viene eseguito il passaggio di stato opposto detta temperatura di solidificazione.

Durante il raffreddamento dei metalli alcuni atomi tendono a disporsi ordinatamente secondo la struttura cristallina propria del metallo. L’orientamento di ogni singolo aggregato di atomi è casuale. Se la velocità di formazione degli aggregati è veloce si formerà una struttura cristallina a grana fine altrimenti a grana grossa. Secondo questo principio quando un metallo fuso viene a contatto con le pareti di uno stampo, la cui temperatura è molto inferiore a quella di fusione del metallo, in prossimità dell’impronta si avrà un rapido raffreddamento del metallo che sarà tanto più lento quanto più ci spostiamo verso l’esterno.

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