Embriologia generale dell’apparato stomatognatico

Embriologia: Genesi della fossetta buccale e formazioni branchiali

Perché abbiamo la fossetta? Ci sarà capitato di chiedercelo.

Segue articolo esaustivo sulla Embriologia….

Lo stomodeo si forma per introflessione dell’ectoderma nella parte ventrale, dell’abbozzo cefalico, quando l’embrione ha 9-12 gg.

In seguito l’ectoderma viene a contatto con l’endoderma dell’intestino cefalico senza l’interposizione del mesoderma. In tal modo si forma una membrana, detta membrana faringea di Remak, costituita da 2 foglietti (ectoderma e endoderma), che separa la cavità intestinale dall’esterno.

Successivamente, la membrana faringea scompare e l’intestino si mette in comunicazione con l’esterno attraverso lo stomodeo che in seguito costituirà la cavità buccale e le fosse nasali.

Intanto, a livello delle pareti laterali del segmento craniale dell’intestino, si formano delle estroflessioni dell’endoderma, dette tasche branchiali. Mentre a livello di ciascuna tasca si formano delle depressioni dell’ectoderma dette solchi branchiali.

Nell’uomo le tasche e i solchi sono, rispettivamente, cinque per lato e sono disposte parallelamente tra loro.

Dato che, nella formazione delle tasche e dei solchi, l’ectoderma del fondo dei solchi e l’endoderma del fondo delle tasche si avvicinano reciprocamente, il mesoderma, che separava in un primo tempo quella zona, viene respinto cranialmente e caudalmente. Per cui a ciascun solco e alla corrispondente tasca si forma un rilievo che decorre anch’esso parallelo ai solchi e alle tasche; tali rilievi costituiscono gli archi branchiali; se ne contano quattro, poiché il quinto non si sviluppa. Le formazioni branchiali danno origine a diversi organi:

dalla Iᵃ tasca originano l’orecchio medio e la tuba di Eustachio;

dalla IIᵃ tasca origina la tonsilla palatina;

dalla IIIᵃ e IVᵃ tasca originano le paratiroidi e il timo.

Dal I° arco (mandibolare) originano il martello e l’incudine dell’orecchio medio, la mandibola e il mascellare superiore.

Dal II° arco (ioideo) si sviluppa la maggior parte dell’osso ioide e la staffa della cassa del timpano.

Tra il I° e il II° arco (in corrispondenza del I° solco branchiale) originano il condotto uditivo esterno e il padiglione dell’orecchio.

Dal III° e IV° arco branchiale (cervicale) originano le cartilagini della laringe.

Dal fondo dello stomodeo si origina un diverticolo (tasca di Rathke) che forma l’ipofisi ghiandolare (lobo anteriore dell’ipofisi). Questo lobo si mette in contatto, posteriormente, con un diverticolo del diencefalo, costituendo la neuroipofisi ( lobo posteriore dell’ipofisi).

Embriologia: Lo sviluppo della bocca e della faccia, come avviene?

La bocca ha origine dallo stomodeo e dall’intestino branchiale. La sua formazione si compie in tre fasi:

  1. Fase dello stomodeo. Lo stomodeo è una fossetta delimitata da ectoderma che si sviluppa al di sotto del tubercolo cefalico dell’embrione. L’intestino branchiale, inizialmente chiuso alle due estremità, si accosta col suo fondo craniale allo stomodeo, formando una membrana ectoendodermica, detta membrana faringea di Remak.
  2. Fase della cavità buccale primitiva. Quando la membrana faringea scompare, l’intestino branchiale si apre nello stomodeo; con la conseguente formazione della cavità buccale primitiva.
  3. Fase della cavità buccale definitiva. Successivamente, con lo sviluppo del palato, si ha la separazione della cavità orale da quelle nasali, con formazione della cavità buccale definitiva.

L’apertura orale dell’embrione di circa 20 gg è di forma pentagonale, delimitata da 5 rilievi. Quando l’embrione misura circa 10 mm gli occhi sporgono all’esterno, il processo nasale laterale è separato da quello mascellare dal solco naso-ottico. A sei settimane, ovvero quando l’embrione misura 16 mm i due processi iniziano ad avvicinarsi. A otto settimane e 19 mm la faccia si definisce meglio e diventa umana. Inizia così lo sviluppo definitivo del palato, l’ectoderma si ispessisce e forma il cernice gengivale, saldato alla faccia interna. Da qui si formeranno pian piano le gengive. In questa fase si formeranno le gemme epiteliali in numero di 20, che saranno i denti da latte.

 

Glossogenesi

La lingua si sviluppa, dal pavimento della cavità buccale, dal I°, dal II° e dal III° arco branchiale.

Il primo abbozzo appare già negli embrioni di 4 settimane (lunghi 4-5 mm) sotto forma di un tubercolo, situato sul piano del mediano del pavimento buccale. A lato del tubercolo impari sono già presenti i due cercini linguali laterali.

Da tali tubercoli originano l’apice e il corpo della lingua. La radice invece, deriva da un abbozzo impari, mediano e posteriore; il punto viene detto copula.

In feti 25 mm, sul corpo della lingua, si differenziano le prime fibre del muscolo trasverso e del muscolo verticale fra i muscoli intrinseci e il muscolo genioglosso e genioioideo, fra quelli estrinseci.

Embriologia, lo sviluppo del cranio e della faccia

Embriologia: Sviluppo del cranio

Il cranio è lo scheletro della testa. Questo si divide in: neurocranio e spalancnocranio.

L’embriologia del cranio durante il suo sviluppo attraversa tre stadi:

  1. Stadio membranoso. Rappresentato da un involucro connettivale che avvolge l’encefalo, da addensamenti connettivali intorno agli organi di senso e da formazioni connettivali contenute nello spessore degli archi branchiali.
  2. Stadio cartilagineo. Nella porzione connettivale compaiono alcuni centri di condrificazione. Il condrocranio neurale viene solitamente diviso in quattro regioni: la regioni occipitale, le due regioni otiche, le due regioni orbitotemporali e la regione etmoidale. La maggior parte della volta cranica non viene interessata nel processo di condrificazione rimanendo temporaneamente costituita da connettivo.
  3. Stadio osseo. Nelle zone divenute cartilaginee e in quelle rimaste in stato connettivale, compaiono centri di ossificazione, dai quali poi derivano le singole ossa.

Distinguiamo:

  • Ossa primarie o di sostituzione. Sono quelle che si formano per sostituzione del tessuto osseo al cartilagineo.
  • Ossa secondarie o di rivestimento. Si formano direttamente dal tessuto connettivo.

Le ossa della volta del cranio (frontali, parietali, interparietali) sono separate da larghe zone membranose non ossificate chiamate fontanelle. E rimangono tali anche alla nascita.

Perché avviene lo sviluppo facciale anormale?

Quante possibilità ci sono di avere il labbro leporino?

Durante la rapida proliferazione dei processi coinvolti nella formazione delle strutture facciali sorgono molte possibilità di uno sviluppo anormale. Questo è causato dalla mancanza di coalescenza, in un punto qualsiasi dei processi che si uniscono, che può causare una schisi nel neonato. Il motivo della mancata coalescenza è sconosciuto. In alcuni casi si è notato che questa situazione si verifica all’interno di una stessa famiglia e, come fattori favorenti si ipotizzano radiazioni, alcuni farmaci, malattie infettive virali, contatti con sostanze tossiche.

La schisi del labbro può essere monolaterale, quando coinvolge il labbro da un solo lato, bilaterale, se comprende entrambi i lati, incompleta, quando rispetta il naso, e completa se si estende fino al naso coinvolgendolo nella malformazione.

La schisi del palato può essere mono o bilaterale e le strutture che può comprendere sono:

  1. il processo alveolare (gnatoschisi);
  2. il palato duro e/o il palato molle (urano schisi);
  3. l’ugola (stafiloschisi).

Si può avere, infine, la schisi del labbro e del palato insieme; anche questa malformazione può essere mono o bilaterale.

L’incidenza del labbro leporino e della palatoschisi si calcola che sia all’incirca 1 su 800 nati vivi (ne sono affetti pure molti feti che non sopravvivono). Questi problemi vengono trattati chirurgicamente, ma è preferibile aspettare che la crescita del paziente sia ultimata.

 

 

 

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