La conducibilità termica

La conducibilità termica indica la capacità di una sostanza di trasmettere calore . Quanto più alta è la sua conducibilità termica tanto più facilmente la sostanza conduce calore. Sappiamo che i metalli sono, a differenza dei non metalli (come la gomma, il vetro e il legno), degli ottimi conduttori di calore, oltre che di energia.

Possono esistere diversi tipi di conducibilità? E quali sono?

La risposta è sicuramente positiva e possono esistere due tipi di conducibilità termica:

  • conducibilità interna: riguarda la propagazione del calore di un determinato corpo.

  • conducibilità esterna: è la proprietà che permette la propagazione del calore da un corpo verso l’ambiente esterno.

Il coefficiente di conducibilità termica è la quantità di calore che nell’unità di tempo attraversa una lamina di spessore unitario e di superficie unitaria, quando la differenza di temperatura tra le due superfici della lamina è anch’essa unitaria. L’unità di misura adottata nel Sistema Internazionale è W/(m × °K).

Qual’è l’importanza in campo dentale della conducibilità termica? Per rispondere a questa domanda occorre sapere che lo smalto e la dentina, essendo dei cattivi conduttori di calore, svolgono una funzione protettiva per la polpa contro gli sbalzi termici causati da cibi e bevande. Invece nella ricostruzione con amalgama (che è un ottimo conduttore di calore), giungendo in prossimità del dente, si creano fastidi per il paziente se in precedenza non è stato effettuato un trattamento di isolamento termico. In conclusione in base al materiale utilizzato un elevata conducibilità termica è una caratteristica negativa per i materiali dentali.

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